donare il sangue

I gruppi sanguigni

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Solo all'inizio di questo secolo un medico austriaco, K. Landsteiner (1868 -1943), scoprì che il sangue non è identico in tutti gli individui, ma può appartenere a quattro diversi gruppi sanguigni, che egli denominò A, B, AB e O (zero).

Questa suddivisione è dovuta al fatto che sulla superficie dei globuli rossi esistono delle sostanze particolari, gli antigeni o agglutinogeni, che possono essere di due tipi: A e B.

Precisamente ciascun globulo rosso può contenere:

  • l'antigene A (gruppo A)
  • oppure quello B (gruppo B)
  • oppure entrambi (gruppo AB)
  • oppure nessuno (chiamato per questo gruppo Zero);

inoltre il plasma sanguigno degli individui di

  • gruppo A contiene l'agglutinina beta (anti-B) capace di distruggere i globuli rossi del sangue dei gruppi B e AB;
  • il plasma di quelli di gruppo B contiene l'agglutinina alfa (anti-A) capace di distruggere i globuli rossi dei gruppi A e AB;
  • nel sangue degli individui del gruppo 0 sono presenti entrambe le agglutinine;
  • in quello del gruppo AB nessuna.

    Ciò ha enorme importanza nella pratica della trasfusione: il ricevente non deve avere anticorpi rivolti contro i globuli rossi del donatore
    poiché se ciò si verificasse, la salute ed in alcuni casi anche la vita
    stessa del ricevente, sarebbe in pericolo. Oltre agli antigeni A e B,
    nel sangue ne esistono altri di cui il più importante è il fattore Rh.
    Si tratta di un antigene, presente sulla superficie dei globuli rossi,
    scoperto solo nel 1940 in seguito a ricerche condotte sul sangue di una
    scimmia: il Macacus Rhesus (da cui il simbolo Rh) . Questo antigene è
    presente nell'85% della popolazione umana: i portatori del fattore Rh
    vengono detti Rh-positivi (Rh+), gli altri Rh-negativi (Rh-). Nel caso
    di eventuale trasfusione sanguigna, la compatibilità del fattore Rh
    segue un andamento analogo a quello del sistema AB0 poiché il ricevente
    non deve sviluppare anticorpi contro il donatore.

    Nei limiti del possibile, nella pratica clinica, al ricevente viene trasfuso sangue di gruppo identico al suo.

    La compatibilità tra gruppi sanguigni può essere esemplificata con uno schema.

    Posso ricevere da: Posso donare a:
    Gruppo O +     O+ O−         A+   O+   B+   AB+  
    Gruppo O –       O−         A+ A− O+ O− B+ B− AB+ AB−
    Gruppo A + A+ A− O+ O−         A+           AB+  
    Gruppo A-   A−   O−         A+ A−         AB+ AB−
    Gruppo B+     O+ O− B+ B−             B+   AB+  
    Gruppo B-       O−   B−             B+ B− AB+ AB−
    Gruppo AB + A+ A− O+ O− B+ B− AB+ AB−             AB+  
    Gruppo AB-   A−   O−   B−   AB−             AB+ AB−

     

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